Ecco qua un nuovo articolo della nostra community. L’argomento lo sentiamo spesso: la grandissima liquidità sui conti correnti in Italia è ormai nota a tutto il mondo. Gli italiani sono un popolo di risparmiatori: non investono i loro risparmi e, se provano a farlo, la maggior parte perde denaro; siamo i primi per bassa cultura finanziaria in Europa.
Fin qui ci siamo e non dobbiamo ripeterlo di certo noi. Un dato interessante è che da quando siamo in periodo covid, abbiamo registrato un picco massimo di liquidità sui conti correnti (790 miliardi di euro) che non si vedeva dal 2015.
Gran parte del risparmio degli italiani rimane parcheggiato nei conti correnti privo di interessi, invece di essere investito in strumenti finanziari con un buon potenziale di rischio/rendimento. Oltre a non fruttare interessi, il denaro viene anche tassato con le varie imposte di bollo in vigore sopra i 5000 euro. Di conseguenza, oltre al danno anche la beffa. Con la liquidità ferma sui conti correnti i risparmiatori perdono del rendimento anno dopo anno.
Purtroppo non riusciamo a far capire alle persone che il risparmio non è un investimento ma una forma iniziale per investire, le cose sono quindi ben diverse.
Spesso sentiamo amici, familiari, conoscenti dire “io risparmio”. Andando a fondo scopri che il loro risparmio è praticamente la rimanenza del loro stipendio, ovviamente dopo averla spesa quasi tutta.
Cosa notiamo immediatamente ?
1- Nessuna pianificazione finanziaria di risparmio fatta in maniera corretta.
2- Si guarda prima alle spese e poi se avanza qualcosa ben venga…
3- Quel poco che avanza non rende, non crea altro reddito ed è eroso dall’inflazione.
4- La maggior parte di queste persone non pensa ad investire correttamente, ma preferisce tenere il denaro sul conto (la maggior parte) o si affida a persone non adeguate (fantomatici broker ecc).
5- Cerca gli strumenti corretti per investire ma poi non applica i concetti imparati.
Notiamo quindi che il denaro nel nostro paese non manca. È piuttosto completamente sbagliata la formazione (fin dalle scuole non ci viene insegnato nessun concetto economico – finanziario ), con la conseguenza naturale di pessimi risultati raggiunti in questo ambito.
La materia prima -il denaro- non manca, andrebbe solo incanalata nella maniera corretta e profittevole per tutti.